Il cinema civile apre le menti ed i cuori: arrivano dal Festival di Marano i corti di filmaker da tutto il mondo ed una sezione è dedicata alla condizione delle donne.
Così il 25 Novembre al Vaccarini comincia due mesi prima: discuteremo e rifletteremo sulla condizione delle donne e sul disastro della violenza partendo dai corti di Marano.
Partecipano alla cine-civica-visione classi diverse, autonomamente guidate dalle docenti in DAD.
I cortometraggi, dall'Italia, dall'India, dalla Francia, dalla Germania, dal Marocco, aprono finestre sulla discriminazione, sulla violazione di diritti fondamentali: alla sicurezza, negata anche nella casa , cioè nel luogo degli affetti familiari; alla tutela del corpo; alla libertà di scegliere e vivere con serenità la propria vita; raccontano i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali, ma anche l'intraprendenza , il coraggio di cercare vie nuove, la forza e la capacità delle donne di ricreare il mondo, fuori da stereotipi. Giocano con le figure geometriche per rompere gli stereotipi.
Le ragazze ed i ragazzi tutti scrivono sui corti, ne discutono. Eleggono il loro preferito.
Scrivono criticamente o poeticamente.Dei film e di sé.
Si emozionano. Tutte e tutti dicono che questa esperienza di scuola diversa è stata bellissima.
Resta nel cuore il sorriso della giovane sposa che nasconde alla madre di essere picchiata da un marito violento; restano le parole della donna abusata che trova la forza di fuggire e lo sguardo della bambina che non sa trovare parole per dire che subisce l'abuso più atroce che si possa immaginare. Fanno sorridere (e capire) i triangoli ed i cerchi che giocano illuminando sugli atereotipi.
Alla fine dell'esperienza si è più consapevoli: chiaro e forte il messaggio che arriva dal racconto del disastro che si consuma in questo mondo sulle donne tutte.
Una certezza: se non sai, se non conosci i problemi , non puoi fare bene la tua parte, liberarti ed aiutare le altre donne ad essere libere e padrone delle loro vite.
La frase che vince e piace: "Voglio essere aiutante perché nessuna donna subisca nessuna forma di violenza" .
Sempre vicine alla scuola di parità della Fnism, le donne della Fildis _Catania, anche quest'anno fanno sentire la loro voce. Inviano alle ragazze e ai ragazzi del "Vaccarini" un messaggio che esorta le giovani donne a saper leggere le relazioni affettive sempre con amore e rispetto per se stesse.
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