IO NON ADOTTO! BASTA LIBRI SENZA DONNE!


https://www.change.org/p/insegnanti-delle-scuole-di-ogni-ordine-e-grado-io-non-adotto-basta-libri-senza-donne-0aa11d14-93bc-4615-b009-53868a442c16?recruiter=44056096&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&utm_term=G%3ESearch%3ESAP%3EIT%3EBrand%3EAll-Match-Types&recruited_by_id=21e620b0-56ca-0130-a061-3c764e044e9e&utm_content=fht-27836446-it-it%3A4&use_react=false 

Appello alle\agli insegnanti nei giorni della scelta dei libri di testo da adottare per la scuola ed il mondo che vorremmo

La Cultura della Parità passa attraverso la scuola ed i libri di scuola.

Quale cultura, quale mondo, quale democrazia rispecchiano libri di scuola in cui le donne, le letterate, le artiste, le architette, le matematiche, le scienziate, le musiciste, le chimiche, le inventrici, le filosofe, le donne che hanno fatto la storia, non ci sono e non sono nominate, o sono relegate in uno spazio marginale, decontestualizzato rispetto alla grande letteratura o alla grande storia, o sono nominate sotto un maschile neutro, con un linguaggio che le occulta e rende invisibili?

Quale racconto di mondo offrono i libri di testo alle giovani generazioni? Quale immaginario può nascere da un racconto di un mondo in cui le donne non hanno voce e sguardo?  

Ripartiamo, ora, subito, dai libri di testo, dalla scuola, dalle\dagli insegnanti che chiedono libri diversi, capaci di accompagnare il cambiamento, il necessario riconoscimento del valore delle donne che, alla pari degli uomini, spesso nel silenzio e con battaglie faticose ed impari, hanno fatto, raccontato, disegnato e ridisegnato questo mondo.

Parte dalla Fnism-Catania e dal percorso di formazione-docenti “Sguardi di parità per una nuova educazione civica” al quale partecipano insegnanti di ogni ordine e grado e di diverse scuole italiane, da Sud a Nord, l’appello ad adottare libri di testo liberi da stereotipi, in cui le donne ci sono, hanno voce e racconto, per supportare il cambiamento e la costruzione di un mondo di reale parità.

Si può partire dall’indice dei testi di letteratura italiana per le scuole superiori: contiamo e partiamo dai numeri.

Quante letterate sono analizzate nei libri che le case editrici ci offrono in visione? In alcuni nessuna. In altri due\tre, dieci ad andar bene su cento autori. Mute, dunque, le donne.

Continuiamo a contare. Quante pagine sono dedicate all’opera e alle opere delle donne, quante parlano delle letterate?  In qualcuno dei libri anche una sola pagina, in altri dieci o venti o trenta, su centinaia e centinaia di pagine. Mute le donne.

È il primo degli stereotipi: “Mute le donne”.  

Solo da chi insegna ed ha consapevolezza del valore della professione-docente   nei processi di formazione può partire questa battaglia di parità attraverso la cultura e l’educazione, una battaglia che è anche di giustizia sociale, di educazione al riconoscimento e rispetto delle diversità.

Non veniamo dal nulla, ma dalla vanificazione di grandi progetti, avviati e lasciati senza esito.

 Nel  1999, ventidue anni fa, POLITE,  il codice di Autoregolamentazione dei libri di testo in ottica di genere, sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità e l’AIE (Associazione Italiana Editori), ha voluto promuovere il principio della parità di genere nei saperi scolastici, dando evidenza alla promozione della cultura dell’uguaglianza di  opportunità tra donne e uomini attraverso libri di testo liberi da stereotipi.  

Ebbene, dopo 22 anni, poco è cambiato e si rischia anzi di tornare indietro.

Che siano, dunque, le donne e gli uomini di scuola a prendere parola attraverso l’adozione di libri di testo in cui i principi di parità e la cultura della parità siano centrali e attuati, escludendo libri che violano chiaramente questo irrinunciabile principio.

Ogni insegnante potrà, inoltre, segnalare opere virtuose, attente alla differenza di genere e alla voce delle donne, dalle quali poter ripartire per un progetto nuovo di libri di testo di parità.

Le segnalazioni potranno essere pubblicate sul blog “A scuola di parità” alla pagina dedicata

https://ascuoladiparita.blogspot.com/p/io-non-adotto-basta-libri-senza-donne.html

Vi invitiamo a condividere e diffondere il nostro appello perché  solo "un esercito di insegnanti” può promuovere reale cambiamento!

Prime firmatarie -  Pina Arena   Nadia Verdile




























2 commenti:

  1. A 22 anni da P.O.LI.TE è doveroso per tutte/i noi tornare a dire di questo Progetto, del lavoro fatto, della risposta di Bruxelles. Partire dal già fatto per...non partire da zero e rifiutare questa

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  2. costruzione di mancanza di memoria che tanto sta incidendo, in negativo, sulle giovani generazioni e sulla ns elaborazione/trasmissione di sapere/i

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