II Giornata di formazione -18 marzo 2021 - Materiale di studio


1) "UN ALTRO GENERE DI RETE" di Daniele Zito

Bibliografia di riferimento: 

--Appunti di femmnismo digitale (saggio in italiano)

https://www.almagulp.it/wp-content/uploads/2018/10/saggioStudentiEDITING.pdf

 

--FEMMINISMO DIGITALE: algoritmi e bias di genere a partire dalla scoperta di Henrietta Swan Leavitt

https://compassunibo.wordpress.com/2020/04/23/femminismo-digitale-algoritmi-e-bias-di-genere-a-partire-dalla-scoperta-di-henrietta-leavitt/

 

--Podcast sul femminismo digitale

https://tech4future.info/data-science-femminismo/

 

--AI e gender bias in italiano

https://www.ong2zero.org/blog/perche-lintelligenza-artificiale-e-inconsapevolmente-sessista/

 

--Importanza dell'alfabetizzazione digitale

https://www.leurispes.it/algoritmi-discriminatori-limportanza-dellalfabetizzazione-digitale/

 

--Report sulla discriminazione di genere in ingresso nella ricerca di lavoro (in inglese)

https://ant.isi.edu/datasets/addelivery

 

--Gender Bias in Technology: How Far Have We Come and What Comes Next?

https://www.cigionline.org/articles/gender-bias-technology-how-far-have-we-come-and-what-comes-next

 

--Gender Bias e rischi per la salute (articoli in inglese)

https://academic.oup.com/jpubhealth/article/40/suppl_2/ii6/5126968?login=true

https://pubsonline.informs.org/doi/pdf/10.1287/mnsc.2018.3093

 

--Gender bias nell'interazione uomo macchina

https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-030-39540-7_6

--Gender bias multidimensionale

https://arxiv.org/pdf/2005.00614.pdf

 



2) "EDUCARE ALLA PARITA' PARLANDO DI BENI CULTURALI"  di Maria Antonietta Spadaro

Le donne sono state relegate a ruoli secondari, pertanto pochissime sono riuscite a emergere in attività culturali. Dal sec. XX si sono riscoperte grandi personalità artistiche dimenticate. Vedremo così donne che hanno lasciato segni significativi e ciò va evidenziato nei percorsi didattici scolastici.


Educare alla parità parlando di Beni culturali from MariaPiaDellErba



3) “La parità di genere attraverso i percorsi della scuola media”   di Gloria Calì

Costruire consapevolezza di parità attraverso un approccio multidisciplinare e competenze crosscurriculari nella didattica curriculare: è questa la scommessa!

 Appunti per intervento.

       Che cosa dicono le normative (Indicazioni Nazionali e l. 92 e.c.): limiti e superamento.

I.N.

Per una nuova cittadinanza

Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere”

Storia

L’insegnamento e l’apprendimento della storia contribuiscono all’educazione al patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva. [...] l’educazione al patrimonio culturale fornisce un contributo fondamentale alla cittadinanza attiva. In particolare, gli insegnanti metteranno in evidenza i rapporti tra istituzioni e società, le differenze di genere e di generazioni, le forme statuali, le istituzioni democratiche.


Nell’azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e specificità, anche di genere.

Commento: il genere, come struttura delle relazioni e delle intenzioni, è insieme ad altri elementi di un orizzonte di conoscenze e di consapevolezze che puntano all’acquisizione di atteggiamenti di cittadinanza attiva. Parlo di consepevolezze, non di valori, perchè i valori non si possono (non si devono) insegnare; ciò che le Indicazioni ci mostrano è uno sviluppo di consapevolezza attraverso le discipline, che per quella consapovolezza offrono gli elementi.

 

 L.92/2020

costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il


benessere psicofisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità.

La legge sull’educazione civica dichiara un riferimento essenziale alla Costituzione, ma ha limiti sostanziali e sfumature di significatività solo sporadiche; perciò non considera urgente che la scuola cambi passo sulla parità di genere; come tutte le altre disuguaglianze è considerata un ostacolo da rimuovere. Non superare: rimuovere.

 

Dentro queste cornici, la scuola in genere attua percorsi didattici che non

Sono autenticamente significativi perchè sono legati alle “giornate”, alle “celebrazioni”… fino a qualche anno fa, c’era solo l’8 Marzo. Adesso anche il 25 Novembre. Episodi che si richiudono senza lasciare tracce nella coscienza di alunne e alunni.

 

Raffaella Palladino, nei volumi “A scuola di cittadinanza” (2020. a cura di

M. Ambel) scrive:

 

“La scuola media è il triennio in cui si definiscono le strutture fondamentali della persona attraverso un sistema di relazioni: il rapporto con la conoscenza, il rapporto con la complessità del paesaggio di vita, il rapporto con coetanei e adulti: è un’occasione che non va sprecata per l’acquisizione di uno sguardo limpido sulle differenze di genere, che consenta uno sviluppo libero della persona, libero dalla costrizione degli stereotipi. Perciò singole iniziative scolastiche hanno senso solo se sono immerse in un ambiente didattico costruito interamente per la costruzione di consapevolezza, condizione che deve riguardare anzitutto l’insegnante e che passa non da prediche, ma da pratiche, cioè dalle scelte didattiche, oltre che da quelle contenutistiche.”

 

     decostruire stereotipi, rischi:

     esperienze extrascolastiche negative degli alunni, dell’ambito privato

     spostare il fulcro dell’insegnamento/apprendimento in un terreno eccessivamente lontano dalle discipline, che


costituiscono i linguaggi irrinunciabili per la costruzione della cittadinanza intenzionale di alunni e alunne.

 

     Didattiche attive, partecipative, che consentono alle classi di confrontarsi con contenuti e processi cognitivi in modo da esserne costruttori, non semplicemente recettori.

     Responsabilità individuale “in pratica”, non insegnamento trasmissivo

 

L’approccio multidisciplinare (i dati). Le competenze disciplinari:

     Geografia ( la dimensione dell’approccio interculturale, della “geografia dei diritti”. La didattica del confronto attivo: attraverso la conoscenza di contesti culturali diversi, si prende coscienza delle scelte,consapevoli e inconsapevoli, dello stile di vita nel luogo in cui si cresce.

)

     Storia (le figure di rilievo: le grandi donne che fanno da esempio/ e i personaggi del quotidiano)

 

     Qualche esempio di attività didattica ordinaria (a.s. 2017/18 per 25 Novembre; a.s. 2019/2020 “Scienziate oltre il tempo”).

M. Gloria Calì