1) "UN ALTRO GENERE DI RETE" di Daniele Zito
--Appunti di femmnismo digitale (saggio in italiano)
https://www.almagulp.it/wp-content/uploads/2018/10/saggioStudentiEDITING.pdf
--FEMMINISMO DIGITALE: algoritmi e bias di genere a partire
dalla scoperta di Henrietta Swan Leavitt
--Podcast sul femminismo digitale
https://tech4future.info/data-science-femminismo/
--AI e gender bias in italiano
https://www.ong2zero.org/blog/perche-lintelligenza-artificiale-e-inconsapevolmente-sessista/
--Importanza dell'alfabetizzazione digitale
https://www.leurispes.it/algoritmi-discriminatori-limportanza-dellalfabetizzazione-digitale/
--Report sulla discriminazione di genere in ingresso nella
ricerca di lavoro (in inglese)
https://ant.isi.edu/datasets/addelivery
--Gender Bias
in Technology: How Far Have We Come and What Comes Next?
https://www.cigionline.org/articles/gender-bias-technology-how-far-have-we-come-and-what-comes-next
--Gender Bias e rischi per la salute (articoli in inglese)
https://academic.oup.com/jpubhealth/article/40/suppl_2/ii6/5126968?login=true
https://pubsonline.informs.org/doi/pdf/10.1287/mnsc.2018.3093
--Gender bias nell'interazione uomo macchina
https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-030-39540-7_6
--Gender bias multidimensionale
https://arxiv.org/pdf/2005.00614.pdf
Le donne sono state relegate a ruoli secondari, pertanto pochissime sono riuscite a emergere in attività culturali. Dal sec. XX si sono riscoperte grandi personalità artistiche dimenticate. Vedremo così donne che hanno lasciato segni significativi e ciò va evidenziato nei percorsi didattici scolastici.
Educare alla parità parlando di Beni culturali from MariaPiaDellErba
Appunti per intervento.
● Che cosa dicono le normative (Indicazioni Nazionali e l. 92 e.c.): limiti e superamento.
I.N.
Per una nuova cittadinanza
“Non
basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece,
sostenere attivamente la loro interazione e la
loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre
culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere”
Storia
L’insegnamento
e l’apprendimento della storia contribuiscono all’educazione al patrimonio culturale e alla cittadinanza
attiva. [...] l’educazione al patrimonio culturale
fornisce un contributo fondamentale alla cittadinanza attiva. In particolare, gli insegnanti metteranno in evidenza i rapporti tra istituzioni e società, le differenze di genere e di
generazioni, le forme statuali, le istituzioni
democratiche.
Nell’azione educativa bisognerà
considerare la persona
nella sua peculiarità e specificità, anche di genere.
Commento: il genere, come struttura delle relazioni e
delle intenzioni, è insieme ad altri
elementi di un orizzonte di conoscenze e di consapevolezze che puntano all’acquisizione di atteggiamenti di
cittadinanza attiva. Parlo di consepevolezze,
non di valori, perchè i valori non si possono (non si devono) insegnare;
ciò che le Indicazioni ci mostrano è uno sviluppo
di consapevolezza attraverso le discipline, che per quella consapovolezza offrono
gli elementi.
L.92/2020
costruzione di ambienti
di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute,
il
benessere psicofisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti,
il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la
tutela dei patrimoni materiali e immateriali
delle comunità.
La legge sull’educazione civica dichiara un riferimento essenziale alla Costituzione, ma
ha limiti sostanziali e sfumature di significatività solo sporadiche; perciò
non considera urgente
che la scuola cambi passo sulla parità
di genere; come
tutte le altre disuguaglianze è considerata un ostacolo da rimuovere.
Non superare: rimuovere.
Dentro queste
cornici, la scuola
in genere attua
percorsi didattici che non
Sono
autenticamente significativi perchè sono legati alle “giornate”, alle “celebrazioni”… fino a qualche
anno fa, c’era
solo l’8 Marzo.
Adesso anche il 25
Novembre. Episodi che si richiudono senza lasciare tracce nella coscienza
di alunne e alunni.
Raffaella Palladino, nei volumi
“A scuola di cittadinanza” (2020.
a cura di
M. Ambel) scrive:
“La scuola media
è il triennio in cui si definiscono le strutture fondamentali della persona attraverso un sistema di
relazioni: il rapporto con la conoscenza,
il rapporto con la complessità del paesaggio di vita, il rapporto con coetanei e adulti: è un’occasione che
non va sprecata per l’acquisizione di
uno sguardo limpido sulle differenze di genere, che consenta uno sviluppo
libero della persona,
libero dalla costrizione degli stereotipi. Perciò
singole iniziative scolastiche hanno senso solo se sono immerse in un ambiente didattico costruito interamente
per la costruzione di consapevolezza,
condizione che deve riguardare anzitutto l’insegnante e che passa non da prediche, ma da pratiche,
cioè dalle scelte didattiche, oltre che da quelle
contenutistiche.”
●
decostruire stereotipi, rischi:
○ esperienze extrascolastiche negative degli alunni,
dell’ambito privato
○ spostare il fulcro dell’insegnamento/apprendimento in un terreno
eccessivamente lontano dalle discipline, che
costituiscono i linguaggi irrinunciabili per la costruzione della cittadinanza intenzionale di alunni e alunne.
● Didattiche
attive, partecipative, che consentono alle classi di confrontarsi con contenuti
e processi cognitivi in modo da esserne costruttori, non semplicemente recettori.
○ Responsabilità individuale “in pratica”, non insegnamento trasmissivo
L’approccio multidisciplinare (i dati). Le competenze disciplinari:
■ Geografia (
la dimensione dell’approccio interculturale,
della “geografia dei diritti”. La didattica del confronto attivo: attraverso la conoscenza di
contesti culturali diversi, si prende
coscienza delle scelte,consapevoli e inconsapevoli, dello
stile di vita nel luogo in cui si cresce.
)
■ Storia (le figure di rilievo: le grandi donne che fanno da esempio/ e i personaggi del quotidiano)
● Qualche esempio di attività didattica ordinaria (a.s. 2017/18 per 25 Novembre; a.s. 2019/2020 “Scienziate oltre il tempo”).
M. Gloria Calì