La Dad dal punto di vista del cuore


La Dad dal punto di vista del cuore di Patrizia Salerno-docente di lettere-Scuola
Media-Acicatena

La DAD dal punto di vista del cuore: malinconia, assenza, vuoto. Non potere attraverso sguardi, gesti, sorrisi, complicità, cogliere il malessere, la gioia, i sentimenti dei miei ragazzi perché uno schermo è un filtro freddo e privo di vita che mistifica e pone un'arida barriera.
La DAD dal punto di vista "istituzionale": un insieme rivoltante di falsità.
Un terreno pietroso non produce frutto, una didattica senza possibilità dialettica, che non è pura trasmissione di saperi ma implica scambio, è arida e non stimola crescita, impedisce al pensiero critico- analitico, di sbocciare, "rattrappisce" il concetto di cultura. Volere rivestire di legalità e credibilità tutto questo è inaccettabile per tutti coloro che non solo fanno scuola ma sono la scuola, sono fra i responsabili della futura Umanità.
Provo rabbia, ribellione, risentimento.
  La scuola è luogo di persone che s'incontrano e crescono, non di macchine.Ho bisogno di far rivivere il cuore in quel meraviglioso mondo che lega docente e discente, che  mi lega  ai miei  meravigliosi ragazzi e ragazze.

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