Dad  e l’opportunità di una sperimentazione che apre ad un mondo nuovo

 di Caterina Chiofalo, insegnante di Letteratura Italiana  –Liceo scientifico- Catania

A distanza di un mese possiamo fare una prima verifica del lavoro svolto. Com'è andata? Personalmente mi sento soddisfatta del mio lavoro e di quello delle ragazze e dei ragazzi.
Dopo la faticaccia iniziale, ma che perdura,  (dal chiuso del mio studio ho dovuto imparare da sola l'utilizzo delle nuove piattaforme e le conseguenti nuove  caratteristiche della D A D, metodologie, strategie di insegnamento, valutazione, tecniche di coinvolgimento e motivazioni delle alunne e degli alunni) il mio impegno è stato premiato.
Le discenti e i discenti hanno risposto positivamente. La tecnologia , tanto amata dalla gioventù, li ha coinvolti piacevolmente e anche i più pigri e le più pigre non avevano più scuse: si trattava del loro mondo, del loro sistema preferito di comunicazione.
 Per  noi insegnanti , per un verso, i dispositivi digitali offrono l’opportunità di strumenti che aperti alle    aspirazioni conoscitive dei ragazzi e delle ragazze.   Occasione per meditare sulla rimodulazione degli  antichi "saperi essenziali".  
Che cos'è davvero importante? E’ tempo di fermarci e  porci questa domanda. Bisogna scoprire che cosa può interessare un giovane del terzo millennio e, per di più, in una situazione di emergenza. Ecco, dunque, come un  semplice cambiamento della tecnica di insegnamento può venire in aiuto e  far meditare , sperimentando, sul  rapporto fra la conoscenza e le nuove generazioni, tra gli insegnanti e le insegnanti ,da una parte ,e i discenti le discenti, dall'altra, almeno con i più grandi.
              Io insegno in un liceo e posso dire che i più  mi hanno seguita e con entusiasmo. Qalcuno   ha fatto faticato, spesso per le  problematiche che la scuola da sola non può certo risolvere.
Qualche difficoltà in più ho riscontrato, infatti, con i/le più giovani, i ragazzi e le ragazze del primo anno , che ancora da poco tempo si erano adattati/e alla realtà della scuola superiore e sono rimaste/i spiazzati da questo cambiamento repentino. Ma credo che una didattica mista, come quella che si prevede per il prossimo anno scolastico, potrebbe essere efficace anche per loro , che , supportati da alcune lezioni in presenza, neessarie per un approccio più diretto e guidato all'apprendimento , sicuramente si abituerebbero alle infinite possibilità della didattica telematica.


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