L’Istituto Comprensivo di Trino ha preso
parte al progetto "Un Giardino delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola" per due anni anni scolastici: da settembre 2019 a
maggio 2021.
Le interruzioni delle normali lezioni in
presenza, causate dall’epidemia da Covid-19, hanno creato non pochi intoppi e
disagi alla realizzazione del progetto per intero ma ad oggi, luglio 2021, se
dovessimo fare un resoconto di questa esperienza, tutti noi, insegnanti ed
alunni, ci sentiamo arricchiti non solo a livello culturale ma anche e
soprattutto a livello umano.
Le classi interessate del nostro istituto sono l’attuale II B della Scuola Secondaria di Primo Grado di Trino e la Pluriclasse Unica della Scuola Primaria di Palazzolo, senza dimenticare il prezioso apporto, durante il primo anno di progetto, della Scuola dell’Infanzia di Palazzolo.
Per quanto
riguarda la Scuola Secondaria di Primo Grado il progetto è finalizzato a
promuovere e a valorizzare la cultura della parità di genere, la cura della
Terra e dell’Umanità attraverso la piantumazione di alberi e di diverse
attività volte alla conoscenza di fatti storici avvenuti sul territorio tenendo
in considerazione una forte riconoscenza nei confronti delle Giuste e dei
Giusti.
LA FASE 1 ha visto protagonisti i nostri alunni di ogni età (rappresentanza dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado) tutti uniti per la realizzazione dello spazio di memoria con la piantumazione di 2 alberi (gentilmente regalati da famiglie trinesi) dedicati a Caterina Tavano, casalinga e poi donna al servizio della vestizione dei defunti, e Adolfo Tricerri, impresario e sergente nel 71° fanteria, arricchendo la nostra area verde.
Con la
lettura di brani tratti dal libro “Non mostratevi dalla finestra. La storia
della Catlinin che non volle voltarsi dall’altra parte” a cura di Pier Franco
Irico, del Comune di Trino e dell’associazione Anpi di Trino ( edito nel
gennaio 2019), abbiamo voluto ricordare Caterina e Adolfo che, in un epoca in
cui si era persa l’intelligenza per la dignità e la libertà della persona umana
inveratasi nella persecuzione degli ebrei, seppero ospitare 4 ebrei durante 20
mesi dell’occupazione nazista, salvandoli dalla deportazione e, probabilmente,
dalla morte.
L’obiettivo è
stato quello di promuovere tra i giovani l’idea di condivisione, di impegno
contro ogni forma di violenza e di coltivare il valore dell’albero, essere
vivente che rinnova, rigenera e perpetua la vita.
LA FASE 2 ha
visto impegnati gli alunni nella realizzazione di un’opera artistico-creativa
all’interno dei muri di recinzione della nostra scuola attraverso un murale.
Non c’è stata solo una riqualificazione urbana ma anche un implicito
messaggio ai nostri ragazzi. Ha reso l’ambiente più bello e colorato, un
vero impatto positivo sull’umore della comunità e sul clima che si
respira a scuola.
La Pluriclasse della Primaria di Palazzolo
ha svolto due diversi progetti, uno nell’A.S. 2019/2020 e uno nel 2020/2021.
Il primo ha visto dedicare due cerri a due
figure di spicco della comunità Palazzolese: la staffetta partigiana Rosa Negro
e il partigiano Silvio Bondesan. Partendo dalle loro fotografie è stata creata
un’opera artistica raffigurante i loro ritratti in acrilico su legno. L’opera è
stata realizzata dalla prof.ssa Clara Longo con la collaborazione degli alunni
della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia di Palazzolo, i bambini
della Scuola dell’Infanzia erano presenti anche durante la piantumazione degli
alberi.
Abbiamo poi, sempre durante lo stesso anno scolastico, avuto l’onore di ospitare uno storico palazzolese, Piero Peretti, autore del libro “Ricordi di un tempo… Storia, Fede e Leggende di Palazzolo Vercellese” che ci ha raccontato la vita di Rosa e Silvio; avevamo organizzato un’uscita in paese durante la quale avremmo scoperto, insieme a Piero, luoghi e vie cari a queste due persone, ma purtroppo la chiusura della scuola e il lockdown ce l’hanno impedito.
Nell’anno scolastico 2020/2021 abbiamo
allargato i nostri orizzonti, non concentrandoci solo esclusivamente sul
piccolo centro palazzolese bensì sulla nostra regione, il Piemonte.
La scelta non è stata facile ma poi è
caduta su Margherita Combetto Ferraris e su Silvano Andorlini a cui sono stati
dedicati un acero campestre ed un ciliegio selvatico.
In aggiunta a ciò abbiamo ospitato lo
studioso di Storia Locale Bruno Ferrarotti che ha risposto a tutte le domande
sottoposte dagli alunni che le hanno ideate e scritte in totale
autonomia.
Da questo botta e risposta è nato un
opuscolo dal titolo “Le bambine ed i bambini imparano e raccontano la
Resistenza”, che ci ha reso più consapevoli di un periodo storico così
importante e di cui non si parla mai abbastanza.
Il riscontro sugli alunni è stato più che
positivo, hanno dimostrato tanta curiosità e tanta voglia di conoscere.